Oggi vogliamo raccontare una storia che ha per protagonisti un uomo, due asini e tanti libri. Una storia vera, che sembra una favola. Di quelle che cominciano: c’era una volta…..
L’inizio della storia
…un bambino intelligente e curioso che si chiamava Luis Soriano e viveva in una cittadina della Colombia, nell’America Centrale. Era un bambino povero e anche il paese dove abitava era povero e poteva offrire poco. Ma Luis aveva tanta voglia di imparare e non si scoraggiava di fronte alle difficoltà. Gli piaceva leggere e non avendo la possibilità di comprarsi molti libri, li cercava nella piccola biblioteca della sua cittadina. All’inizio non era stato facile essere ammesso; più volte gli avevano rifiutato l’ingresso perché era scalzo e mal vestito, ma alla lunga l’aveva spuntata. Importante, per la sua formazione, fu anche l’ incontro con un professore di letteratura spagnola che veniva in città due volte al mese per tenere lezioni presso la scuola elementare. Con l’aiuto di questo professore, Luis continuò a studiare ed arrivò a laurearsi in lettere. Poté così coronare il suo sogno: quello di insegnare a sua volta a tanti bambini.
L’insegnamento
Fu mandato in una scuola elementare nel distretto della Magdalena, regione rurale estremamente povera e scossa da violenti conflitti. Le scuole erano scarse e spesso i bambini dovevano percorrere lunghi tragitti per raggiungerle. Pochi erano i docenti che accettavano di andare in quei paesi e poche le possibilità per i ragazzi di proseguire gli studi nelle scuole secondarie. Mancavano i libri e i bambini non potevano contare neppure sull’aiuto dei genitori che erano contadini per lo più analfabeti.
Fu così che, sul finire degli anni novanta, Luis ebbe un’idea che alcuni considerarono pazza, ma che, con il tempo, si rivelò vincente ed avrebbe riscosso un grande successo. Prese due asini che chiamò Alfa e Beta, li caricò con tutti i libri che era riuscito a raccogliere (una settantina tra matematica, letteratura, storia e geografia) e si mise a girare per i villaggi più sperduti.

La Biblioteca itinerante
Ha dato un nome alla sua biblioteca itinerante: “Biblioburro”, la biblioteca degli asini perché burro, in spagnolo, vuol dire asino. Non si limitava a portare e a prestare i libri, ma teneva vere e proprie lezioni pubbliche a cui spesso partecipavano anche gli adulti e intere famiglie.
Il BiblioBurro
Un giorno Luis ascolta alla radio una trasmissione durante la quale lo scrittore Juan Gossain legge alcuni brani di un suo libro e gli viene un’idea. Scrive allo scrittore e gli chiede una copia di quel libro per la sua biblioteca viaggiante. Gossain non solo gli manda la copia, ma fa di più: racconta alla radio la storia del Biblioburro e da quel momento a Luis arrivano in regalo centinaia di libri da tutte le parti del paese. Nel 2008 la sua biblioteca conta 4800 libri ed è diventata famosa anche oltre i confini della Colombia. Nel 2008 il New York Times gli dedica un lungo articolo: “Acclamata istituzione colombiana ha 4800 libri e 10 zampe”. Nel 2010 la CNN gli dedica una trasmissione e definisce Luis Soriano “Eroe dell’America Latina”. La sua storia oggi viene anche raccontata da alcuni libri per l’infanzia:
Su di lui vengono anche girati alcuni documentari:
Tutto questo ci fa capire l’importanza dell’opera di diffusione della cultura portata avanti da Luis, anche a costo, per lui, di grandi sacrifici. Non è certo facile, infatti, viaggiare per ore a dorso di asino in zone impervie e ricche di pericoli. Nel 2006 fu persino catturato da alcuni banditi i quali, resisi conto che non c’erano soldi da rubare, lo legarono ad un albero. Nel 2008 si ruppe una gamba cadendo dall’asino e dovettero amputargli l’arto. Ma tutte queste difficoltà non hanno mai scoraggiato “el profesor”, come viene chiamato con ammirazione, perché grande è la gioia che prova quando arriva nei villaggi, dove ormai tutti lo conoscono e lo aspettano.
“Per noi insegnanti – ha detto Soriano – è un trionfo educativo, e per i genitori è una grande soddisfazione quando un bambino impara a leggere: è così che una comunità cambia e il bambino diventa un buon cittadino e una persona utile. La letteratura è il modo in cui li colleghiamo al mondo.”
Bellissima storia!!
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Grazie! una storia che mi ha molto colpito!
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