
Oggi non parliamo di un libro che ci apre le “porte” su un mondo reale o fantastico. Oggi parliamo di un grande evento che ci apre le “porte” sul mondo reale e fantastico del Libro. Un mondo tutto da esplorare, presi per mano da sapienti guide.
Un libro non muore mai
Il LIBRO, questo oggetto ineffabile ed eterno. Eterno, sì, perché un libro non muore mai.
Eppure, nel 1895, Octave Uzanne (di cui abbiamo già scritto in un post precedente), bibliofilo, scrittore, editore e tanto altro ancora, scrisse un racconto intitolato “La fin des livres”, la fine dei libri. Pur essendo un grande amante del libro e un esteta della forma che si adoperava per renderlo un prezioso oggetto d’arte, egli profetizzò che il libro avrebbe cessato di esistere, soppiantato da qualcosa di simile ai moderni audio-libri, i quali avevano il pregio di “non consumare la vista”. Uzanne arrivò a questa conclusione dopo avere assistito ad una conferenza sul fenomeno del progressivo raffreddamento del sole e sulla conseguente fine del mondo. Se persino il sole non è eterno, pensò, come può esserlo un semplice libro fatto di carta?
Ma, forse, Uzanne non era un profondo conoscitore dell’animo umano. Gli audio-libri sono stati inventati (e in questo Uzanne fu buon profeta!), ma il vecchio, caro libro non è morto. E mai morirà. L’uomo può inventare tutte le macchine possibili e immaginabili e anche quelle ora impossibili e inimmaginabili, ma l’uomo non sarà mai un robot.
L’uomo ha un’anima e dei sensi: da sempre, da quando viveva nelle caverne e fino a quando il mondo esisterà. Spirito e sensi che non mutano con il progresso e che chiedono di essere nutriti, al pari del corpo. Il libro è nutrimento per l’uno e per gli altri. Il libro era già nella mente degli uomini prima ancora che fosse inventato.
Ascoltare una poesia o un racconto recitati è senza dubbio interessante, utile e piacevole. L’audio libro offre molti vantaggi, ma “verba volant, scripta manent” come dicevano gli antichi romani. Ecco perché il libro non morirà mai.
Niente può equiparare il piacere che dà la parola stampata: vederla, leggerla e rileggerla, soffermarsi su di essa finché se ne è compreso il significato più profondo, finché quelle parole, impresse sulla carta, saranno impresse nel cuore e nella mente e non potranno più essere cancellate. Per non parlare poi dei libri d’arte e dei libri antichi che, spesso, alla vista offrono lo spettacolo di veri capolavori di grafica che ci insegnano e tramandano un senso del bello che null’altro ci può dare.
Ma il libro non offre un piacere unico solo al senso della vista; ne godono anche il tatto e l’olfatto. I bibliofili sanno di che cosa parliamo: sfogliare le pagine, percepire l’odore delle carte e degli inchiostri…. Toccare un antico incunabolo è come toccare un pezzo di storia. Emozioni, sentimenti, piacere.
Il libro morirà sì, ma solo quando finirà il mondo. Forse sarà l’unico oggetto che l’ultimo uomo terrà in mano e forse in esso cercherà il significato estremo di tutta la sua storia.
NOVARA LIBRO FESTIVA: un festival “diverso”

Al LIBRO è dedicato il NOVARA LIBRO FESTIVAL che, dal mese di novembre del 2021 fino al mese di maggio 2022, ci porterà ad esplorarne il mondo, accompagnati per mano da guide autorevoli ed esperte.
11 conferenze e 5 laboratori racconteranno in modo suggestivo il corpo e l’anima dei libri dalla loro nascita fino ad oggi.
Le conferenze “tecniche”, ma alla portata di tutti, illustreranno le varie fasi della realizzazione di un libro, partendo dalla scoperta della carta fino all’invenzione della stampa, dagli incunaboli fino ai giorni nostri parlando di carte, filigrane, legature, caratteri, tecniche di restauro e illustrazioni, ma anche antichi manoscritti.
A queste si affiancheranno conferenze “emozionali” in cui, attraverso la presentazione di opere uniche, portate direttamente in visione, si mostreranno le tante anime di alcuni libri e dei loro possessori. Libri che hanno “fatto” la storia, libri che hanno “cambiato” la storia e libri che sono stati testimoni della storia.
I laboratori coinvolgeranno i partecipanti nella creazione di carte fatte a mano, rilegature personalizzate, esercizi di calligrafia gotica e infine di stampa tipografica con antichi caratteri mobili.

Conferenze e laboratori saranno tenuti da grandi esperti dei settori: Editori, Graphic design, Illustratori, Tipografi, Stampatori, Cartai, Legatori d’arte, Calligrafi, Restauratori di libri e pergamene.
CENTRO STUDI PER L’ARTE DEL LIBRO
Il Festival è ideato dal Centro Studi per l’Arte del Libro, un’associazione ufficialmente nata da poco da un’idea del Prof. Alfredo Ghidelli (fondatore) con l’entusiasta adesione di Sergio Macciò (curatore di questo blog “Porte dei Libri”), un centro “giovane” che ha però profonde radici in anni di attività di volontariato dedicato alla diffusione del libro, soprattutto nelle scuole e tra i giovani. Il Festival vede, come prezioso partner per quanto riguarda organizzazione e logistica, GERICO Cooperativa Sociale rappresentata nel suo braccio operativo da Andrea Masante.




